Campionato 2022 week 3

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Ortona Ronin

Marina di Ravenna, 4 Settembre 2022
Si torna a giocare una tappa di campionato nel noto campo teatro di altre mille battaglie. Il sole settembrino di Romagna ha accolto i nostri impavidi Ronin. La giornata tersa è stata tuttavia bagnata dal sudore dei nostri. Sette uomini dispiegati per quella che senza dubbio si prevedeva come la prova più impegnativa della regular season. Le previsioni non mentivano. Il calendario ci ha fatti scontrare con le tre principali favorite alla vittoria finale. Tutto ciò ancora con una volta a ranghi incompleti. Ancora una volta a lottare a denti stretti, ancora una volta a sacrificarsi, ancora una volta ad impressionare per quello che riusciamo a sfoderare anche se messi con le spalle al muro. Eroismo che però questa volta, non si è trasformato in punti utili alla classifica.

 

I RISULTATI DELLE PARTITE

Un trittico che incute terrore. Sulla carta le migliori tre formazioni d'Italia. Ma non ci siamo fatti prendere dallo sconforto e da subito abbiamo cercato di ribaltare il pronostico: con i Raiders Roma abbiamo orchestrato una partita stupefacente. È pur vero che loro hanno fatto spreco di molte occasioni, ma noi non ci siamo fatti pregare nell'approfittarne. Fin alla fine sfrontati, eravamo negli ultimi secondi a dover decidere se cercare di trasformare da uno e pareggiare, o cercare il colpaccio andando da due. Abbiamo optato per la seconda scelta, ma il coraggio questa volta non ci ha premiati. Con i Leoni Basiliano e con Arona 65ers si è iniziata a sentire man mano la stanchezza e l'impreparazione. La testa non l'abbiamo mai abbassata, molte nostre giocate ci hanno fatto esaltare, ma i colpi avversari erano diventati incontenibili.

Ronin Ortona 27 – Raiders Roma 28
Ronin Ortona 18 – Leoni Basiliano 30
Ronin Ortona 12 – 65ers Arona 46
 

LA NOSTRA FORZA

Di Deo #00, Piccirilli #5, Di Santo #12, Campana #14, Tucci #33, D'Orazio #58, Orlandi #95.
Le pagine di questo diario ormai raccolgono sempre le stesse parole: esperienza, coraggio, sfrontatezza, prontezza al sacrificio, voglia di stupire e di divertirsi. Tutto ciò ci rispecchia ancora una volta . . .

 

PREMIO MEIYO 名誉

Una coppia sportivamente sempre più affiatata ed efficace. Un dinamico duo sempre pronto a far razzia di yard avversarie. Il premio per il migliore in campo per questo Bowl viene condiviso, a pari merito, da Arturo Tucci e da Michele Di Deo.
Tre sconfitte, zero vittorie e si premia il QB? Sì, perché nonostante l'inesperienza ed alcuni errori, il nostro Ronin #33 ha dato dimostrazione di coraggio e intelligenza tattica. La sua lama ha tagliato le migliori difese d'Italia, sfiorando anche la vittoria contro la corazzata romana. Il suo, inoltre, è sempre più il profilo di un leader, di un condottiero. Si sta prendendo sulle spalle non solo l'onere del ruolo più difficile, ma anche quello di trascinatore. Il primo pronto alla battaglia, desideroso che anche tutti gli altri lo siano. Non lo si vede solo durante le partite, ma anche e soprattutto durante i giorni antecedenti ad essi. Arturo Magno.
Si passa a parlare quindi dell'essere mitologico, per metà corrente elettrica, per metà pantafica. Il Ronin #00, inizia ad attirare l'attenzione. Sempre stato un ricevitore sicuro per il corto iardaggio, quest'anno sta esplodendo anche sulla dimensione media e profonda. Il cambio di playbook lo esalta in un turbinio di chiusure di down importanti e di improvvisi strappi sul lungo. Inoltre copre anche l'importante compito di valvola di scarico nel caso la prima lettura dell'inesperto QB sia bruciata. Durante la difesa si presta anche come discreto blitzer, contenendo spesso le numerose iniziative di corsa dei QB avversari (seguendo le scritture del maestro). Sempre pronto al sacrificio. Inspiegabilmente veloce. A fine Bowl spegne l'interruttore ed entra in letargo. Ha speso tutte le energie. Si pensa che durante il riposo passi ad invadere i sogni altrui, soprattutto di chi gli ha lisciato le flag. Spiritello dotato di rara modestia.

 

PREMIO KATANA 刀

Partita con i Raiders. I secondi come gli ultimi granelli di sabbia di una clessidra. Noi a 21 punti, loro a 28. Quarto down, lungo, lunghissimo. Ultima possibilità. Snap.
Gli americani lo chiamano "Hail Mary pass". Traducendo e parafrasando viene fuori "Passaggio mentre si prega un Ave Maria". Tucci mentre lanciava quello che non era più un pallone, ma un dardo contro il castello romano, però non pregava divinità o entità superiori. Il nostro QB infatti, mentre il proiettile iniziava la sua discesa, pregava solo i suoi ricevitori. Tra essi, in una calca di divise nere avversarie, si è eretto Michele Di Santo. Di tutte quelle mani protese verso l'alto, le sue erano quelle più vicine a toccare i Celesti. Ha strappato dai venti favorevoli quel pallone e lo ha riportato giù, tra i mortali, nell'endzone.
Mai cognome più azzeccato.
(Peccato che nell'azione successiva non si è ripetuto il miracolo, ma ne abbiamo già discorso precedentemente).

 

PREMIO YOROI 大鎧

Uno dei migliori attacchi d'Italia è quello di Arona. Una macchina ben oliata che travolge difese avversarie con precisione chirurgica. I passaggi del QB sono al limite della perfezione. Allora non è impresa facile strappare un intercetto. Danilo Piccirilli però, coprendo perfettamente l'uomo, scivolando in anticipo coi giusti tempi, sfoderando mani sicure, è riuscito in un intercetto tecnicamente impeccabile. Un inceppo che gli avversari non immaginavano nel loro congegno perfetto. Sabotatore.

 

PASSI FALSI

. . . ma ci basta? Quest'anno purtroppo ci dobbiamo accontentare. Non possiamo infatti analizzare più di tanto gli errori commessi in gioco perché essi non sono altro che espressione della sfortunata e poco fruttuosa preparazione che c'è alle spalle. Alla fin fine il problema sta sempre nella mancanza di personale, sia di guerrieri esperti, sia di nuove reclute. Questo non solo durante i Bowl, ma anche e soprattutto durante gli allenamenti.

 

CONCLUSIONI

Queste sembrerebbero parole di rassegnazione, ma siate cauti. È pur vero che il discorso qualificazione ai play off si è fatto molto spinoso, ma non è ancora matematicamente impossibile inseguire le nostre prime finali con al fianco la katana. Nel prossimo Bowl, l'ultimo di campionato, dobbiamo vincere degli importanti scontri diretti. Questa competizione è imprevedibile. Noi siamo i primi a poter regalare sorprese.

 

MOTTO DI SPIRITO

"Ridi e il mondo riderà con te, piangi e piangerai da solo."
浪人